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Cosa succede a chi beve latte crudo tutti i giorni? Risponde la medicina

Fonte: Pixabay - Devanath

Cosa succede a chi beve latte crudo tutti i giorni? Per la Fondazione Umberto Veronesi il latte crudo non è sicuro al 100%. A dirlo è anche uno studio americano che sostiene come una persona su sei, dopo aver bevuto latte crudo, si ammalerebbe colpita da infezioni batteriche o parassitarie. I sintomi di questa infezione sono diarrea, dolori addominali, febbre, mal di testa, nausea e vomito. A tutto questo non è da escludere l’infezione da escherichia coli che, soprattutto nei bambini, potrebbe provocare la sindrome emolitico-uremica, in grado di generare anche gravi forme di insufficienza renale. Ecco perchè in Italia, quindi, da alcuni anni su tutti i distributori di latte crudo campeggia una precisa indicazione: «Da consumare a seguito della bollitura».

Cosa succede a chi beve latte crudo tutti i giorni?

E’ obbligatorio bollire il latte crudo? Sì e lo sostiene anche il Ministero della salute che nel suo sito così scrive: «L’obbligo di riportare nell’etichettatura del latte crudo la dicitura da consumarsi previa bollitura, ha consentito di inserire un principio di garanzia a tutela della salute del consumatore». Il latte crudo, scrive sempre il ministero della Salute, pur contenendo un certo numero di batteri buoni i lattobacilli, presenti anche nel latte pastorizzato, che aiutano lo sviluppo della microflora intestinale e i processi di digestione, può accidentalmente veicolare, infatti, anche tossine e germi patogeni per l’uomo. Con il latte appena munto non si garantisce la totale immunità da tutti i germi.

Quali rischi si corrono nel bere il latte crudo? «Il latte crudo può contenere batteri nocivi che possono provocare gravi malattie». Lo sostiene l’Autorità europea per la sicurezza alimentare. Per questo è essenziale mettere in atto corrette e moderne pratiche igieniche nelle aziende agricole per ridurre la contaminazione del latte crudo. Il mantenimento della catena del freddo, invece, è ugualmente importante per prevenire o rallentare in esso la crescita dei batteri. Attenzione, però, perchè queste prassi non eliminano i tanti rischi. Ecco perchè è necessario bollire il latte crudo prima di consumarlo. Solo così si possono eliminare molti dei batteri che possono far ammalare le persone.

Come si può utilizzare il latte crudo? Prima di mangiarlo occorre avere nei suoi riguardi qualche accortezza. Attenzione perchè il latte crudo non è pastorizzato. Molti allevatori versano il loro prodotto nei distributori automatici alla spina. In questi casi, quindi, il cliente porta la bottiglia da casa e se la riempie da solo dopo aver inserito le monete. Per evitare rischi sanitari, però, bisogna essere sicuri che il proprio contenitore sia sterilizzato. Attenzione anche nel conservare il latte crudo perchè non può andare oltre tre giorni e va assolutamente bollito, quindi, prima di essere consumato. Poi va conservato, infine, sempre in frigorifero.

Quanti tipi di latte vi sono in commercio? In Italia vengono prodotti ogni anno quasi nove milioni di tonnellate di latte, che diventano in parte formaggio, latticini, burro e yogurt, e che in altra parte vengono avviate ai trattamenti termici per il consumo alimentare diretto. Esistono, quindi, diversi tipi di latte: fresco pastorizzato, microfiltrato, UHT (Ultra High Temperature). Esistono inoltre altri tipi di latte modificato tramite processi tecnologici di alcune delle sue componenti o con l’aggiunta di vitamine, minerali e batteri per renderlo più digeribile o più nutritivo. Tra i più noti si trova il latte ad alta digeribilità per le persone intolleranti.

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