Il melagrana è un delizioso frutto autunnale in grado di apportare numerosi benefici alla nostra salute. In particolare, secondo alcuni studi, questo frutto riesce a ridurre l’arteriosclerosi, agendo direttamente sulle sue cause, cioè riducendo l’ipertensione, il colesterolo alto e lo stress ossidativo. Pertanto, il melagrana ha il potere di ridurre la mortalità causata dalle patologie cardiache.
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Già da solo, questo suo effetto basterebbe a renderlo uno dei frutti più importanti della nostra dieta; ma, in realtà , essa presenta ulteriori benefici. In questo articolo andremo a scoprirli, ma soprattutto capiremo se sia il caso di mangiare il melagrana a digiuno o meno.
Il melagrana: a digiuno o dopo il pasto
Come indicano molti esperti, è preferibile mangiare melagrana a digiuno e al naturale. Per molti, mangiare questo frutto al naturale non è molto invitante, dal momento che occorre passare del tempo a estrarre i suoi chicchi ben conficcati nella buccia. Comunque, questa operazione si può velocizzare: basta tagliare il frutto in quattro spicchi e dare dei colpi secchi sulla buccia di ognuno, i semini cadranno da soli.
Un altro modo per consumare questo frutto a digiuno è quello di bere il succo dei suoi semini al mattino, prima della colazione. Il succo ha però un retrogusto un po’ amarognolo, perciò, a volte, può essere utile addolcirlo col miele.
Infine, per godere completamente delle proprietà del melagrana, si può ottenere un estratto dalla sua buccia, che, se consumato a digiuno, permette di contrastare il colesterolo in maniera molto efficace.
Tutti i benefici del mangiare melagrana a digiuno
Il melagrana mangiato a digiuno comporta una serie di effetti benefici sul nostro organismo. In particolare:
- Previene l’accumulo di grasso a livello addominale, grazie alle sue proprietà che gli permettono di accelerare il metabolismo dei grassi e di bruciarne un numero più elevato rispetto alla norma; è, dunque, un frutto molto indicato nel caso di diete dimagranti;
- Combatte i disturbi intestinali, come la diarrea, grazie alle sue proprietà astringenti, che si manifestano soprattutto dopo l’assunzione di un decotto a base di buccia di melagrana; perciò, non è uno dei frutti più indicati per chi soffre di stipsi, tuttavia, questi soggetti non devono privarsene, semmai mangiarne in moderate quantità ;
- Svolge un’azione antinfiammatoria e antibatterica. Infatti, può essere particolarmente utile nel caso di infiammazioni delle articolazioni, poiché rallenta il deterioramento della cartilagine, permettendo un movimento meno doloroso e più fluido; ma anche nella lotta contro i batteri. Per questo viene spesso usato per contrastare i batteri del cavo orale, e la sua parte bianca può essere usata come base per i dentifrici;
- Riduce lo sviluppo della cataratta, migliorando così la salute della vista;
- Diminuisce lievemente i livelli di pressione arteriosa, contribuendo alla salute del muscolo cardiaco;
- Aiuta a prevenire, stando agli esiti di alcuni studi recenti, alcuni tipi di cancro, specialmente quello alla prostata.
Visti tutti i benefici di questo frutto, abbiamo ottimi motivi per mangiare melagrana a digiuno. Questa modalità , infatti, permette al frutto di esprimere al meglio il suo potenziale benefico.