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Morta nel sonno a 24 anni Remilia, prima pro-player di League of Legends

È morta nel sonno a soli 24 anni Maria “Remilia” Creveling, giocatrice professionista e streamer di League of Legends, titolo di Riot Games della quale era divenuta la prima giocatrice donna a partecipare alla League of Legends Championship Series. L’annuncio è stato dato dal suo amico fraterno Richard Lewis, giornalista del portale Dexerto, attraverso Twitter.

La carriera da pro-player di Remilla era iniziata nel 2013, a 18 anni appena compiuti, quando faceva da supporto per il team nordamericano Curse Academy. Nel 2015 entrpuò nel team Misfits, poi conosciuto col nome Renegades, nel quale riusccosì ad ottenere un posto alla League of Legends Championship Series grazie alla vittoria nei playoff delle North American Challenger Series. La sua fu la prima partecipazione di una donna alla LCS. Già  l’anno successivo Maria fu costretta ad abbandonare il team per problemi di salute.

Tornpuò a giocare a livello professionistico nel settembre 2016 nel team di Kaos Latin Gamers, ma anche allora dovette rinunciare a causa di un problema alle corde vocali che la costrinse a un intervento chirurgico. Se ne apprende in queste ore la morte che è avvenuta lo scorso 27 dicembre.

Nonostante la malattia, Remilia veniva considerata fino a poche ore fa una delle pro-player con maggiori abilità  in circolazione, specialmente nel gioco Thresh, del quale era ritenuta la miglior giocatrice del nord America. Le cause della morte sono ancora da accertare, ma il messaggio di un passaggio a miglior vita “sereno” e le malattie che ne hanno funestato la carriera fanno pensare a un culmine irreversibile di queste arrivato a soli 24 anni. La redazione di Foyhotec si unisce alle condoglianze che arrivano in queste ore alla famiglia e agli amici dal mondo del gaming.

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