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Documenti d’identità  sullo Smartphone: Qualcomm e Google presentano la novità 

Potremmo dire presto addio ai documenti d’identità  in versione cartacea, anche quelli “elettronici” sulle card. Questa è la rivoluzione immaginata dalla Qualcomm, casa produttrice di hardware e software di alta tecnologia, e da Google, colosso di internet e della digitalizzazione. Lo Smartphone, infatti, potrebbe essere presto usato anche come carta d’identità , patente e passaporto, grazie a una serie di funzioni e di associazioni tra il dispositivo e i documenti, appunto.

Il servizio innovativo si chiama Identity Credential ed è stato presentato nel corso dello Snapdragon Tech Summit a Maui, nelle Hawaii. Il suo inserimento all’interno dei dispositivi sarà  una scelta dei singoli produttori, ma è facile immaginare come possa facilmente esserci nei top di gamma dedicati all’introduzione del 5G. Per la connessione con la nuova banda ultraveloce, e  sarà necessario stipulare dei nuovi piani tariffari e acquistare nuovi dispositivi compatibili: la presenza dell’Identity Credential potrebbe essere una discriminante per l’acquisto di un dispositivo o di un altro.

L’altro compito sulla sua introduzione è degli Stati: in Cina c’è già  una certa tendenza – testimoniata dalla necessità  della scansione facciale all’acquisto di una nuova sim o di un nuovo smartphone – che fa prevedere l’utilizzo quasi immediato dell’applicazione. Anche negli Stati Uniti – dove è già  in vigore il Mobile Passport in sola entrata – si arriverà  probabilmente in modo rapido al suo utilizzo. In Europa – dove la burocrazia è storicamente più lenta – potrebbe volerci più tempo.

Il funzionamento di Identity Credential consiste nell’utilizzo di un protocollo di comunicazione che incrocia diverse interfacce: Bluetooth Low Energy, WiFi Direct, NFC e codici QR. Ovviamente enti pubblici e forze di polizia dovranno essere attrezzati con adeguati dispositivi – e qui sta il nodo della diffusione, che necessiterà  anche di spese pubbliche – per colloquiare direttamente con il dispositivo in possesso dell’utente.

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