Apple Watch si conferma dispositivo potenzialmente salvavita. L’ultima storia arriva dal Brasile. Un pubblicitario di nome Jorge Freire ha pubblicato la sua esperienza su Instagram. L’uomo ha ricevuto dal suo smartwatch una notifica che lo avvisava di una frequenza di oltre 140 bpm per oltre 10 minuti. L’uomo ha prima atteso la possibilità che il suo battito si stabilizzasse. Ha poi nuovamente effettuato la misurazione con l’Apple Watch 5 e ha riscontrato che i battiti erano saliti a 160 bpm. Corso in ospedale, i medici del pronto soccorso lo hanno subito indirizzato al triage locale e lo hanno sottoposto ad accertamenti ed esami, che hanno scongiurato un infarto ma che gli hanno consentito di limitare notevolmente la crisi cardiaca.
Il pubblicitario ha postato la sua storia su Instagram, raccontando nel dettaglio – anche se con qualche comprensibile ricordo annebbiato – quello che è successo. Nel suo racconto, Freire sottolinea che in Brasile la funzione ECG non è ancora disponibile, e spera lo divenga presto. Una questione delicata anche in considerazione delle accuse di plagio da parte di un medico statunitense, che accusa Apple di aver copiato il suo brevetto.
Nel ringraziare i medici, ha aggiunto anche un tag di ringraziamento alla Apple, per la produzione e lo sviluppo di tale tecnologia. Il tag è valso a Jorge Freire il ringraziamento ufficiale del CEO Tim Cook, che ha risposto via email. Queste le sue parole: “Jorge, buon anno nuovo! Sono contento che tu stia bene adesso. Grazie per aver condiviso la tua storia con noi. Ci ispira a continuare ad andare avanti. Saluti, Tim”.
I casi di persone salvate dalla funzione ECG di Apple Watch ormai sono tantissimi. Non si contano più negli Stati Uniti, mentre ormai un anno fa anche un ex maestro di sci italiano, Vincenzo Bottiglieri, si è recato in ospedale su “consiglio” dell’Apple Watch e ha scoperto di avere un infarto in corso e un’arteria ostruita al 98%.