I germogli di soia sono molto benefici per la nostra salute. Abbassano il colesterolo, sono diuretici e utili in menopausa. La questione sul loro consumo si divide tra chi li predilige crudi e chi invece afferma che debbano essere mangiati solo cotti per non incorrere in gravi forme di contaminazione batterica che può portare anche alla morte. Spiegheremo in questo articolo se i germogli di soia vanno cotti oppure si possono consumare con tranquillità anche crudi.
I germogli di soia sono poveri di calorie, infatti ne contengono solo 49 per 100 grammi di prodotto e per questo sono molto adatti nelle diete ipocaloriche anche perchè poveri di grassi. In questi germogli sono presenti anche fibre, le quali mantengono l’intestino in salute ripulendolo dalle tossine accumulate.
I germogli di soia sono ricchi di nutrienti ottimi per la salute, in essi troviamo potassio che è molto utile per coloro che soffrono di ritenzione idrica e pressione alta. In più questo minerale aiuta a regolare la frequenza cardiaca e la trasmissione degli impulsi nervosi.
Il fosforo contenuto nei germogli aiuta con il calcio a mantenere sani denti e ossa, mentre la presenza di Vitamina C protegge da diverse patologie ed è un ottimo antiossidante e immunostimolante.
I germogli di soia sono ricchissimi di lecitina, un fosfolipide dalle proprietà emulsionanti, che combatte in modo molto importante le patologie dell’apparato cardiovascolare.
Infine troviamo i fitoestrogeni, sostanze utilissime ad alleviare i sintomi della menopausa.
I germogli di soia possono essere consumati sia crudi che cotti, ma è consigliabile cuocerli per distruggere i batteri che potrebbero contenere. Questo allarme è aumentato da quando nel 2011 in Germania morirono 50 persone perchè colpite da un tipo di Escherichia coli particolarmente virulento a causa del consumo di germogli di soia crudi.
Quindi l’unico metodo per essere del tutto sicuri nel consumo di questi germogli è quello di farli scottare per 1-2 minuti in acqua bollente, oppure farli saltare in padella con olio bollente.
Oltre all’altissimo rischio di infezioni batteriche i germogli di soia possono avere anche altre controindicazioni. Il loro consumo non deve mai essere esagerato a causa dell’alto contenuto di fitati, sostanze che ostacolano l’assorbimento dei nutrienti, come ferro e calcio.
La dose consigliata è di circa 50 grammi al giorno. Infine, il consumo di germogli di soia è controindicato in chi soffre di allergia specifica a questo alimento.
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