E’ una vecchia questione, spesso mai del tutto facilmente chiarita, ossia quella relativa alla caduta in prescrizione delle bollette di luce, gas e altri servizi spesso indispensabili, visto l’enorme peso che hanno annualmente sulle tasche degli italiani.
La prescrizione è di fatto il termine utilizzato per definire qualora una società che richiede il pagamento delle fatture non può più essere preteso, letteralmente: quando il titolare non esercita per il tempo determinato dalla legge un diritto, questo si estingue per prescrizione, secondo l’articolo 2934 del Codice civile.
Tuttavia sempre secondo la legge è ovviamente necessario che l’utente non abbia ricevuto nessun sollecito di pagamento.
A partire da marzo 2018 si è ridotto il tempo necessario di prescrizione da 5 a 2 anni per energia, gas e acqua sebbene in date differenti: è per le fatture relative all’energia elettrica emesse prima di quella data, è ancora valida la prescrizione di 5 anni.
Discorso diverso per le forniture di gas: per queste la prescrizione biennale si attiva su quelle emesse dopo il 1° gennaio 2019, quelle immediatamente successive valida la scadenza in 2 anni.
Le bollette dell’acqua se emesse entro il 1° gennaio 2020, si prescrivono in 5 anni, se emesse dopo il 2 gennaio 2020, si prescrivono in 2 anni.
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