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Spese di riscaldamento in condominio: attenzione alle novità 

Fonte: Pixabay - Free-Photos

Con la bella stagione che oramai è finita da un pezzo, è tempo di occuparsi del riscaldamento, soprattutto nelle zone del paese più soggette a freddi particolarmente rigidi. C’è una novità di rilievo per chiunque viva in un condominio, relativa alle spese di riscaldamento.

Ripartizione variata

La scorsa estate infatti è stato creato una nuova ordinanza legislativa che di fatto corregge una diseguaglianza nella ripartizione delle spese attiva da tempo, relativa al posizionamento degli appartamenti. Di norma infatti, gli inquilini tendono a pagare una somma che teoricamente è ripartire in maniera uguale, ma com’è noto chi vive nei piani alti e in quelli vicini al suolo risulta più soggetto alle dispersioni del calore generato, andando quindi incontro a spese maggiori al termine di ogni mese.

Il decreto legislativo n. 73, reso ufficiale lo scorso luglio, è stato creato proprio per rimediare a questa problematica, applicando un nuovo tipo di criterio, basata sui prelievi volontari, ossia la quantità di calore generato e prelevata dal condominio ed è determinato dalla temperatura scelta per il singolo appartamento, mentre Il restante 50% sarà ripartito sulla base delle potenze installate o dei millesimi, metri quadri o metri cubi in gioco.

Due novità in vista che riguardano i contatori: ogni contatore che verrà installato dopo il 25 ottobre dovrà essere leggibile da remoto. Inoltre secondo il decreto, le informazioni relative a consumi almeno una volta ogni 60 giorni e deve essere consentito agli inquilini di poter ricevere le fatture in maniera elettronica, qualora lo richiedano.

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