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Le 10 lire italiane Olivo del 1947 oggi valgono tanti soldi: ecco come riconoscerle

Fonte: Pixabay - 2211438

La Lira fa parte indubbiamente della nostra storia e dei nostri ricordi: la moneta che è stata più longeva della storia del nostro paese dalla nascita dell’Unità d’Italia, e lo è rimasto fino agli inizi degli anni 2000, quando l’Euro è diventata la moneta unica valida per tutti i paesi membri dell’Unione Europea.

Ricordi e valore

Per una valuta che è rimasta così a lungo in corso è molto comune imbattersi in monete e banconote divenute nel tempo simboliche, dove le vecchie generazioni possono trovarvi un grande valore affettivo, ma non solo: la Lira è molto considerata dagli appassionati di numismatica, e la moneta da 10 lire, già  pressochè sparita negli anni 90′, presenta alcune varianti dalla tiratura molto limitata e che quindi sono divenute molto contese dai collezionisti, arrivando a valori molto elevati a causa della loro rarità, come la 10 lire “Olivo” del 1947.

Come riconoscerla e quanto vale

Questa tiratura fu creata per l’appunto nel 1947, partendo da una base sviluppata l’anno prima, e venendo coniata fino al 1950. Tuttavia la variante del 1947 risulta particolarmente rara perchè costituita da sole 12.000 copie, un numero decisamente inferiore nelle annate adiacenti. Ecco perchè la Olivo del 1947, così denominata perchè reca su una faccia per l’appunto un ramoscello di ulivo, mentre dall’altra il Pegaso, il famoso cavallo alato.

Per distinguere questa moneta, che in condizioni eccellenti può valere fino a oltre 4mila euro,  necessario esaminare la composizione dei dettagli: la R e leggermente distanzionata dalla punteggiatura della L, e sui bordi deve recare la dicitura G. RomagnoliP. Gianpaoli.


Pensate di averla vista già  da qualche altra parte? Magari custodite un piccolo tesoro senza saperlo.

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