FoyhoTech.it
Risparmio

PIN Inps: ecco cosa succederà  dall’1 Ottobre

Fonte: Pixabay - Free-Photos

All’Inps sono in atto cambiamenti a riguardo della fruizione del sito istituzionale. Non sarà infatti più possibile ricevere nuovi codici PIN. In questo articolo scopriamo nel dettaglio cosa accadrà. PIN Inps: ecco cosa succederà dall’1 Ottobre.

Il PIN Inps

Il PIN Inps è un codice identificativo personale che molte persone, abituate a consultare la propria situazione contributiva o la pensione online, conoscono bene. Il PIN permette infatti l’accesso ai servizi online Inps per cui ognuno può usufruire di servizi dedicati. Fino a poco tempo fa il PIN poteva essere richiesto dai cittadini come ordinario o dispositivo. Dal prossimo 1 Ottobre 2020 ci sarà però un cambiamento: inizierà la fase transitoria dello switch-off per lo Spid.

Scopriamo nel dettaglio cosa accadrà dunque a partire dall’inizio del nuovo mese. PIN Inps: ecco cosa succederà dall’1 Ottobre.

I cambiamenti del 1 Ottobre

Dal 1 Ottobre 2020 addio PIN in favore dello Spid, una nuova identità personale da utilizzare per accedere ai servizi online dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale. Da questa data non saranno più rilasciati nuovi PIN, ad eccezione dei codici richiesti da utenti che non possono avere lo SPID. I PIN già esistenti conserveranno invece la loro validità, potranno essere rinnovati e utilizzati fino alla fine della fase transitoria.
L’Inps deciderà in un secondo momento se e quando emettere una data di definitiva cessazione della validità dei vecchi codici PIN ordinari.

Il PIN dispositivo invece resterà in vigore per soddisfare le esigenze degli utenti impossibilitati ad avere accesso alle credenziali SPID. Si tratta dei minori di diciotto anni e degli extracomunitari.

Lo Spid

Ma che cos’è questo Spid? Si tratta di un sistema pubblico di identità digitale, che permette l’accesso ai servizi della Pubblica amministrazione. Lo Spid si basa sul riconoscimento dell’identità  personale. Per ottenerlo sono necessari l’avere un indirizzo e-mail, un numero di cellulare, un documento di identità in corso di validità, la tessera sanitaria e il codice fiscale. Lo Spid si può ottenere tramite l’accesso a libera scelta tra 8 identity provider tra cui Poste Italiane e Tim. Dopo aver scelto il provider che più preferiamo potremo ottenere lo Spid di persona, tramite webcam, via internet tramite carta di identità elettronica o firma digitale.

Le polemiche

L’Inps rivoluziona i propri servizi online e l’accesso a essi come del resto hanno già fatto altre pubbliche amministrazioni ma è già polemica. Gli utenti infatti per ora non sono assolutamente contenti di questo cambiamento. Era già complicato prima stare dietro a ogni cambiamento periodico, istituito per motivi di sicurezza, del codice PIN e ai vari problemi di collegamento sullo stesso sito dell’Ente a causa della troppa affluenza o di bug tecnici. La procedura per l’ottenimento dello Spid non è poi immediata. Chi ha provato lo sa e possono anche esserci problemi con i provider. Come faranno gli anziani, se non hanno qualcuno a cui chiedere, a stare dietro a queste richieste da ultime tecnologie?

Related posts

Pensione d’invalidità  civile INPS: a chi spetta?

Beatrice Verga

Se hai queste monete delle vecchie lire sei ricco: ecco le più importanti

Vincenzo Galletta

Quando puoi non pagare le vecchie bollette: ecco il trucco

Vincenzo Galletta