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“Non mangiare questi funghi!”: ecco i più pericolosi di tutti

Fonte: Pixabay - LoggaWiggler

I funghi velenosi, o tossici, sono funghi che contengono tossine nocive per la salute e per la vita dell’uomo. I consigli dei nonni e degli esperti sono molto utili per identificare le zone più ricche di funghi, ma non prestate troppa attenzione ai detti popolari, perchè non aiutano sempre. Non è infatti vero che i funghi lignicoli sono commestibili e nemmeno che il morso di un animale sul cappello di un fungo determina la commestibilità di quest’ultimo. E’ quindi molto importante andare nei boschi con persone che conoscono molto bene i funghi o fare un corso di micologia, sia per essere certi di non commettere errori nocivi per la salute vostra e di chi vi sta intorno, che per rispettare al massimo la natura, evitando di portandovi a casa ciò che non serve sradicare dal proprio habitat. Le intossicazioni dei funghi velenosi possono essere di vario tipo. Si parte infatti da disturbi intestinali pesanti a decessi, passando per febbre alta e allucinazioni.

Quali sono i funghi più pericolosi

Alcuni funghi pericolosi sono facilmente riconoscibili: un esempio è la Amanita Muscaria, detta anche ovolo malefico, che con il suo classico cappello rosso a puntini bianchi è da sempre classificata nell’immaginario comune come non commestibile.

Esistono però anche altri esemplari velenosi che non sono altrettanto facili da riconoscere, perchè assomigliano molto ai funghi commestibili e possono indurre in errore anche i raccoglitori più esperti. Un classico esempio è la Amanita Phalloides, molto simile ai comuni prataioli.

Un altro caso rischioso è dato da quei funghi che divengono commestibili solo dopo adeguata cottura. Questi funghi contengono delle tossine termolabili che possono essere degradate dalla cottura. Un esempio è il chiodino o Armillaria mellea per cui deve essere effettuata una pre-bollitura di almeno 15-20 minuti prima della cottura definitiva. Altri esempi di funghi commestibili solo dopo cottura sono: Boletus Luridus, Clitocybe Nebularis, Amanita Rubescens e Amanita Vaginata.

Cosa comportano le intossicazioni da funghi

La causa della pericolosità dei funghi velenosi è dovuta alla presenza di sostanze tossiche naturali. Ci sono diversi tipi di queste sostanze, che causano reazioni diverse dell’organismo umano e quindi anche diverse sindromi. In base al tempo che intercorre fra l’ingestione e la comparsa dei sintomi si distinguono sindromi a breve latenza e sindromi a lunga latenza.

I sintomi a breve latenza sono: vomito, diarrea, nausea, disidratazione, dolori addominali, sudorazione e lacrimazione, almeno questi i più comuni, mentre quelli a lunga latenza mettono a rischio la vita e sono: ripetuti episodi di vomito e diarrea, epatite, insufficienza renale con necessità di dialisi o trapianto, sonnolenza, agitazione, convulsioni, contrattura muscolare, anemia emolitica.

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