Funzionano le misure di contenimento dei messaggi virali su WhatsApp. Lo ha annunciato stamattina la stessa azienda in una comunicazione col mistero indiano della Telefonia e Comunicazione, e la notizia è stata confermata da un portavoce di Facebook Inc, azienda proprietaria dell’app, a TechCrunch. Le nuove limitazioni per l’inoltro dei messaggi già divenuti virali hanno fatto calare del 70% la circolazione degli stessi messaggi. Ricordiamo che WhatsApp aveva limitato l’inoltro ad una sola conversazione per volta dei contenuti contrassegnati con la doppia freccia. E cioè quelli che già sono circolati moltissimo all’interno dell’app di messaggistica istantanea.
L’intendo dell’azienda era duplice. Da un lato diminuire la diffusione di fake news sul coronavirus. Dall’altro, salvaguardare i server aziendali dal boom di utilizzo dovuto agli isolamenti e alle quarantene sparse in tutto il mondo. Oggi la notizia che il calo è stato più che significativo, riscontrato in 20 giorni di applicazione, dal 7 aprile scorso.
L’azienda di Menlo Park ricorda in un comunicato che: “Da quando Covid-19 è stata dichiarata un’emergenza globale per la salute pubblica, lo scorso gennaio, abbiamo lavorato per consentire alle persone di venire in contatto con informazioni certe e verificate, provenienti solo da fonti certificate e da sanitari esperti e per impedire che informazioni dannose si diffondessero sulle nostre app”.
Questa misura, presa assieme a quella di limitare a 16 secondi il tempo dei video nella foto profilo, ha sicuramente anche salvato i server di WhatsApp. Consentendo all’azienda di lavorare all’espansione del limite massimo dei partecipanti alle videochiamate da quattro a otto persone. Una funzione già disponibile su iPhone e che diventerà presto disponibile anche su Android. Anche WhatsApp ha quindi dovuto adeguarsi rapidamente al cambio di utilizzo fatto dai propri utenti in virtù della pandemia.
