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La camomilla fa bene alla salute del cuore? La risposta della medicina

Fonte: Pixabay - congerdesign

Bere una tazza di camomilla è un’abitudine molto usata soprattutto quando si è stressati e si cerca un buon calmante naturale. Ma serve solo a questo o la camomilla fa bene alla salute del cuore? Risponderemo a questa domanda con l’ausilio della medicina nei prossimi paragrafi.

Cosa è la camomilla e tutti i suoi benefici

La camomilla è una pianta erbacea con foglie sottili e fiori dai petali bianchi, molto comuni nei prati e nei campi coltivati. Ha proprietà sedative, spasmolitiche, antinfiammatorie, cicatrizzanti e antibatteriche. Nota è l’azione rilassante della camomilla, dovuta alla presenza dell’apigenina e del bisabololo, che distende la muscolatura dello stomaco e della parete intestinale.

La camomilla seda il sistema nervoso, riduce il gonfiore addominale, attenua l’ansia, cura l’insonnia, favorisce la digestione alleviando i crampi addominali, contrasta la flatulenza e la diarrea. La camomilla è un ottimo disinfettante per gli occhi, per la cute e per il cavo orale. La sua azione antinfiammatoria aiuta contro nevralgie e reumatismi.

La camomilla fa bene alla salute del cuore?

La risposta a questa domanda che arriva dalla medicina è NO! La camomilla se consumata con moderazione non porta alcun beneficio alla salute del cuore, ma nemmeno nessun problema, al contrario un consumo eccessivo di questa bevanda naturale può provocare danni anche gravi all’apparato cardiovascolare.

Le doti eccessive di camomilla infatti, possono interferire in caso di terapia anticoagulante con i farmaci. La terapia anticoagulante è un trattamento che ha lo scopo di rallentare la coagulazione del sangue per evitare che si formino coaguli.

Il fine della terapia anticoagulante è mantenere il sangue fluido ed evitare la comparsa di trombi.

La terapia anticoagulante coinvolge i soggetti a rischio di trombosi a causa di patologie pregresse come la fibrillazione atriale, dove il cuore batte a un ritmo irregolare con l’aumentata frequenza delle palpitazioni. Anche l’infarto del miocardio è fondamentalmente un’ischemia di una zona del cuore dovuta alla formazione di un trombo.

In tutto questo la camomilla c’entra perchè seppur non contiene Vitamina K, sostanza che va proprio ad interferire in modo negativo nella cura anticoagulante, con un uso eccessivo ne favorisce l’assorbimento, soprattutto se una tazza di camomilla viene bevuta dopo i pasti.

Per questo, da un lato la camomilla apporta benefici all’intestino, ma dall’altro può danneggiare il cuore.

Altre controindicazioni della camomilla

La camomilla può avere anche altre controindicazioni oltre a quelle relative alla salute del cuore, infatti un consumo eccessivo può provocare in alcuni soggetti allergie che si manifestano con congiuntivite e dermatite.

L’assunzione di quantità smodate di infuso di camomilla può inoltre far comparire agitazione e irritabilità, effetti paradossalmente opposti a ciò che ci si aspetta di solito dalla camomilla.

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