Il kiwano è un frutto originario dell’Africa e ancora abbastanza sconosciuto in Italia, infatti attualmente nel nostro Paese lo si può trovare in vendita solo nei negozi etnici. Questo frutto contiene diverse proprietà benefiche e sarebbe una buona abitudine iniziare a consumarlo più spesso nella nostra alimentazione. In questo articolo spiegheremo nel dettaglio cosa è il kiwano e perchè sarebbe opportuno inserirlo tra le nostra abitudini alimentari come in passato fatto con la papaya, l’avocado e il mango.
La forma del kiwano è abbastanza particolare, ma una volta aperto somiglia moltissimo ad un kiwi, proprio per questo quando fu scoperto gli fu dato il nome di kiwano. Questo particolare frutto presenta una buccia dura e spinosa di colore giallo-arancio che racchiude una polpa gelatinosa verde lime con molti semi. Il sapore è acquoso con sentori di cetriolo e banana ed ha un retrogusto agrodolce. A dispetto del nome, ha caratteristiche completamente differenti dal kiwi.
Nonostante la forma alquanto bizzarra ed un gusto non proprio piacevole per il palato, il kiwano è ricco di proprietà benefiche. Esso ha un’alta concentrazione di vitamina C e vitamina B6 fondamentali per il benessere del sistema immunitario.
Inoltre il kiwano contiene diversi sali minerali come il potassio, il magnesio, il fosforo e il calcio; tutti minerali altamente benefici per il nostro organismo, soprattutto evitano l’invecchiamento delle cellule cerebrali favoriscono la capacità di concentrazione e sono di supporto alla memoria.
L’abbondanza di calcio è di aiuto alle ossa, infatti mangiando kiwano restano più forti. Inoltre, il kiwano è energizzante, remineralizzante, antiossidante, antinfiammatorio, ed antiparassitario.
Questo frutto contiene pochissime calorie ed è quindi perfetto per essere inserito nelle diete dimagranti. Non ha particolari controindicazioni, bisogna solo riporre la massima attenzione quando lo si apre, perchè gli spuntoni posti sulla buccia sono pungenti.
Il kiwano è un frutto che si può mangiare in ogni sua parte, infatti anche la buccia, nonostante l’aspetto pungente, può essere consumata. I popoli africani tendono a cucinare il frutto intero arrostendolo o bollendolo, ma volendo si può mangiare anche fresco. La polpa oltre ad essere mangiata da sola, può essere aggiunta a yogurt o ad insalate, ma anche a creme o macedonie. Lo si può condire con sale o zucchero e un po’ di succo di limone per esaltarne il sapore.
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