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Cosa succede a chi mangia farina cruda? Risponde la medicina

Fonte: Pixabay - Bru-nO

Molti si chiedono: cosa succede a chi mangia farina cruda? Beh è molto meglio non farlo, perchè l’impasto della farina potrebbe contenere batteri pericolosi per il nostro organismo e questo non solo perchè sono presenti uova ancora non cotte che possono contenere salmonella, ma è proprio la farina di per sè cruda che può comportare diversi rischi per la salute.

La farina può ospitare un particolare tipo di batterio Escherichia Coli, di solito presente in ambienti umidi come la carne di hamburger e le verdure a foglie verdi. Questo batterio può provocare vomito, diarrea sanguinolenta, disidratazione e perfino una particolare insufficienza renale.

Oltre ad evitare di assaggiare l’impasto crudo, è bene lavarsi le mani ogni volta che la farina viene lavorata. Nessun rischio invece per la farina cotta. Le elevate temperature uccidono gli agenti patogeni presenti.

Ecco quali cibi non vanno mangiati crudi

Oltre la farina ci sono anche altri cibi che non vanno assolutamente mangiati crudi e tra questi ci sono le patate e i fagioli, questi ultimi possono contenere una tossina, la fitoemoagglutinina , che potrebbe avere effetti devastanti per lo stomaco, scatenando spiacevoli disturbi gastrointestinali e sintomi simili all’avvelenamento da cibo.

I wurstel che spesso mangiamo crudi possono contenere la listeria, un batterio che può essere distrutto solo riscaldandoli, ecco perchè è consigliato mangiarli solo cotti.

Altro alimento a rischio è il latte che proviene direttamente dalla mucca, anche se al giorno d’oggi è sempre più difficile poterlo trovare a disposizione.

Anche le melanzane crude contengono solanina, che provoca spiacevoli disturbi gastrointestinali, è bene usare cautela. Per un avvelenamento da solanina sarebbe necessario consumare un sacco di melanzane. Le mandorle amare contengono acido cianidrico, una pericolosa combinazione di acido cianidrico e acqua.

La farina bianca fa male?

Ritornando alla farina spieghiamo che la farina bianca è pur sempre un alimento vegetale e che il nome “bianca” serve solo per sottolineare l’aspetto candido imputabile alla scarsità  di residui fibrosi nello sfarinato. L’ossido di cloro, interagendo con alcuni composti aminoacidici, tende a formare ossalana. Questo elemento indesiderato ha un effetto nocivo sul pancreas e può favorire la comparsa di diabete. Ecco perché lo sbiancamento è stato eliminato, quindi, dal ciclo produttivo delle farine.

La farina va eliminata dalla dieta?

La farina fa ingrassare in quanto il nostro corpo ha bisogno di assumere cereali che apportano energia per un lasso di tempo lungo. Mangiandoli in eccesso, quindi, questa energia si accumula in depositi di grasso. Detto questo la farina non va assolutamente eliminata dalla dieta, ma solo consumata nelle dosi necessarie per il benessere del nostro organismo.

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