WhatsApp Pay sarà il metodo di pagamento in-app di WhatsApp. Dopo Facebook Pay e Libra il gruppo di Marc Zuckerberg ha annunciato l’arrivo della possibilità di scambiare soldi nell’applicazione di messaggistica. È stato proprio il fondatore di Facebook a riferirlo a margine della presentazione dei risultati finanziari dell’ultimo trimestre del 2019. L’applicazione è stata già testata da un milione di utenti in India nel 2018. Facebook Inc. aveva avuto l’autorizzazione e ha avuto riscontri positivi nel suo utilizzo. Il 2019 doveva essere l’anno dell’espansione di WhatsApp Pay all’intera nazione indiana, e probabilmente all’apertura dei test altrove. Ma alcuni intoppi burocratici hanno frenato la diffusione di questa funzionalità .
Le aspettative di Zuckerberg & Co. sono di avere un’apertura alla diffusione in altre nazioni entro i prossimi sei mesi, e comunque nel 2020. WhatsApp Pay non è una novità assoluta in termini di metodi di pagamento all’interno di app di messaggistica. Segue infatti il solco tracciato da WeChat in Cina. Anch’essa nata come app di messaggistica, è poi diventato uno dei metodi di pagamento maggiormente diffusi tra i cinesi. Anche per il pagamento di bollette e multe, oltre che di conti al ristorante o nei negozi. Chiaramente entrambe offrono la possibilità di scambio di denaro tra privati. Per utilizzare WhatsApp Pay sarà necessario associare alla propria utenza un conto corrente o una carta di credito. Come già avviene oggi per utilizzare le funzionalità di PayPal.
Una novità che avrebbe un pubblico enorme, sopratutto in considerazione del numero di utenti di WhatsApp e della sua larghissima diffusione. La sensazione, però, è che le riserve del governo indiano alla diffusione libera della funzionalità , con particolare riferimento alla tracciabilità delle operazioni e ad eventuali spostamenti di denaro che potrebbero evitare la scure della tassazione, potrebbero essere prese in considerazione anche da altri governi. Staremo a vedere.