FoyhoTech.it
Tecnologia

Windows 7: antivirus garantiti altri due anni. Diventerà  open source?

Buone notizie per chi utilizza ancora Windows 7. Sarà  possibile utilizzare antivirus funzionanti per altri due anni. Com’è noto, qualche giorno fa Microsoft ha definitivamente abbandonato Windows 7. Questo significa che non rilascerà  più aggiornamenti e che non fornirà  assistenza per problemi legati al suo storico software. Le attenzioni dell’azienda ora sono concentrate tutte su Windows 10. Un bel problema per milioni di utenti nel mondo, anche nelle pubbliche amministrazioni.

Questo significa anche che l’antivirus integrato nel sistema operativo, gestito dalla suite Microsoft Security Essentials, non sarà  ulteriormente aggiornata. Esponendo tutti gli utenti che sono rimasti con Windows 7 al rischio di incappare in virus e a rischio di essere sotto attacco hacker. Magari proprio per colpa di un “buco” non riparato dalle “toppe” (le patch, ndr) fornite da Microsoft. Ma se da un lato Microsoft non fornirà  più supporto, esistono tanti antivirus che hanno rinnovato la sfida di “coprire” Windows 7, e almeno per i prossimi due anni.

L’elenco è lungo e sta venendo diffuso in queste ore dai portali specializzati e ci sono nomi molto conosciuti e diffusi come AVG & Avast, Kaspersky e McAfee. Ci sono poi anche: AhnLab, Avira, Bitdefender, BullGuard, Carbon Black, ESET, FireEye, F-Secure (di sicuro fino a dicembre 2021), G Data, Ikarus, K7 Computing, Microworld, PC Matic, Quickheal, Seqrite, Symantec e Norton, ThreatTrack e Vipre, Trend Micro. Sophos e TotalAV al momento invece garantiscono di arrivare a fine del 2020. C’è comunque da considerare che nel recente passato gravi bug non patchati hanno consentito agli hacker anche di aggirare gli Antivirus installati dagli utenti. Sarà  meglio, in ogni caso, aggiornare a Windows 10.

Nel frattempo la Free Software Foundation ha pubblicato una petizione, firmata già  da quasi 8mila persone. L’idea è quella di chiedere a Microsoft di liberare definitivamente il software, facendolo diventare Open Source e consentendo così a sviluppatori di tutto il mondo di garantire il supporto ai milioni di utenti che desiderano utilizzarlo ancora. Le possibilità  che ciò accada sono quasi pari a zero. Questo perché Microsoft contiene codec concessi in licenza a terze parti. E poi sarebbe una mossa antieconomica e che allontanerebbe dall’aggiornamento a Windows 10 milioni di persone.

Related posts

Borsa Italiana oggi: chiusura del 3 Giugno

Alessia Ferranti

Google Translate tradurrà  in tempo reale con Transcribe

Alberto Sanci

I vantaggi di scegliere un Hosting Professionale

admin