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Android, torna Xiny: il malware che non si può cancellare

Un malware attivo da diversi anni, addirittura dal 2015, torna a rendersi pericoloso in questi giorni. I ricercatori di Dr Web hanno infatti individuato una “recidiva” di Xiny. Questo malware nel 2016 aveva messo in pericolo decine di milioni di smartphone e tablet. Il malware in questione non venne debellato completamente. Il suo essere obsoleto, però, ha un aspetto positivo: sono oggi a rischio soltanto i dispositivi che funzionano con Android 5.1 o versioni precedenti del sistema operativo.

Questo significa che, al momento, è a rischio ancora il 26% degli smartphone in circolazione. Parliamo sicuramente di un numero ancora molto importante, circa 500.000 dispositivi. La sua installazione avviene di nascosto, attraverso applicazioni apparentemente innocue disponibile sul Play Store o su piattaforme di terze parti che installano app compatibili con Android.

Le caratteristiche del malware Xiny sono particolarmente fastidiose. Xiny è un trojan quasi impossibile da rimuovere una volta che lo si è lasciato infettare lo smartphone. Questo sopratutto perché i file .apk dell’installazione di questo malware restano nascosti nella memoria del dispositivo, praticamente impossibili da trovare. A quel punto l’unica soluzione rimane il flashing di una ROM di sistema sul dispositivo.  Oltre a rendersi praticamente invisibile, Xiny scarica decine di applicazioni indesiderate che, in genere, riproducono pubblicità  indesiderate e consumano la memoria del dispositivo, che rallenta clamorosamente,e la batteria, la cui durati si riduce sensibilmente.

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