Una nuova polemica sulla violenza nei videogiochi arriva da uno degli esponenti politici più in vista degli Stati Uniti. Joe Biden, ex vice-presidente degli USA, gli sviluppatori di videogiochi – almeno quelli di alcuni titoli – sono “viscidi che insegnano solo ad altre persone come uccidere”. Una presa di posizione estremamente pesante. E che lascia riflettere anche perché arriva dalla nazione che nel proprio bilancio ha la maggior incidenza di spese militari al mondo.
Biden è attualmente in corsa per diventare il candidato democratico alle elezioni presidenziali del 2020. Probabilmente “insegue” Trump sulla questione, visto che l’attuale presidente degli USA nel recente passato ha espresso anch’egli critiche al mondo dell’industria videoludica. Quest’ultimo le aveva citate tra i responsabili morali delle stragi di armi nel paese, ovviamente guardandosi bene dal criticare l’industria delle armi, quelle vere.
Insomma, interessi economici che sembrano “spingere” verso dichiarazioni opportunistiche. Non è un caso che la frase di Biden sia venuta fuori in un’intervista concessa al New York Times. Biden racconta come uno sviluppatore, di cui il politico non fa il nome, gli si era avvicinato sostenendo come l’industria videoludica sia “uno dei motori economici degli Stati Uniti”. Negli USA la reale ricezione del potere e delle capacità economiche delle industrie hi-tech ha un’accoglienza controversa. Se da un lato Microsoft, Google e Amazon sono considerate multinazionali meritevoli delle maggiori attenzioni, dall’altro ogni impedimento che viene posto di fronte al governo – come il rifiuto da parte di Apple a sbloccare gli iPhone dei terroristi – è considerato un bastone tra le ruote del “carro armato” a stelle e strisce.
Oltre alle questioni ideologiche, c’è poi quella legata alle proprietà intellettuali. Biden infatti risponde raccontando l’aneddoto dello sviluppatore a una domanda sulle proposte di legge in tal senso. Queste le sue parole: “Ad un certo punto uno di questi essere viscidi mi disse che lui era un artista perché era diventato multimilionario, quasi miliardario, creando videogiochi violenti che hanno un solo messaggio, ovvero quello di uccidere altre persone.”
Impossibile non evidenziare l’incoerenza di fondo tra il modello della reale società statunitense – violentissimo e pienamente disponibile alla vendita di armi – con critiche di questo genere. È evidente che gli interessi muovano le parole di certi personaggi.
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