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Connettore unico per smartphone: l’Europa valuta l’approccio legislativo

L’Unione Europea sta valutando l’approccio legislativo per rendere realtà  l’armonizzazione completa dei connettori e caricatori per gli smartphone. Un obiettivo che arriva da lontano: come ricorda la stessa UE, nel 2009 erano circa 30 gli standard per ricarica e connessione dei dispositivi mobili. Oggi siamo a 3: micro-USB, USB-Type C e porta Lightning, quella dei dispositivi Apple.

Connettore unico: gli obiettivi dell’UE

Gli obiettivi dell’Unione Europea sono abbastanza chiari. Li esplica Maros Sefcovic, membro della Commissione Europea, in un suo tweet. “La Commissione Europea supporta fortemente l’armonizzazione dei caricatori per dispositivi mobili. Nel 2009 c’erano più di trenta soluzioni, ora ce ne sono tre principali. Nella discussione con le industrie insisteremo sugli obiettivi: convenienza per il consumatore, sicurezza e compatibilità , riduzione di rifiuti elettronici”. E proprio la produzione di RAEE derivanti dal consumo di smartphone e dispositivi mobili preoccupa la UE in un momento in cui i temi ambientali sono sentitissimi.

Alex Agius, altro membro del parlamento europeo che ha preso parola durante la discussione, ha dichiarato che: “Abbiamo, solo nell’Unione Europea, più di 51 tonnellate di rifiuti provenienti ogni anno dai caricabatterie”. Una cifra rilevantissima che, sostiene la Commissione Europea, potrebbe essere ridotta sensibilmente con un unico standard di connessione, uguale per tutti. La tesi sostiene anche che tale decisione consentirebbe ai produttori di non essere più obbligati a fornire un caricabatterie insieme ad ogni telefono venduto, diminuendo così anche i costi di produzione. E il discorso si potrebbe ampliare anche a tablet, e-reader, e persino alle macchine fotografiche digitali.

Connettore unico: si passerà  a legiferare?

Così, in considerazione del fatto che l’invito precedente è stato raccolto solo fino a un certo punto, l’UE ha dichiarato che sta iniziando a prendere in considerazione un approccio legislativo a tema. Una normativa europea obbligherebbe i produttori a immettere sul mercato del vecchio continente solo dispositivi con standard unico. È chiaro che la posizione più scomoda in questa situazione sia quella di Apple. Che al momento non ha ancora commentato ufficialmente le novità  provenienti da Bruxelles. Ma che in passato non ha fatto mistero di non condividere l’orientamento, anche per motivi ambientali.  Per il momento il parlamento europeo non ha ancora votato nulla di ufficiale, ed è possibile che si rinnovi anche solo l’invito ad agire in tal senso. Servirà  ancora del tempo per capire se si inizierà  davvero a lavorare su una legge in tal senso.

Connettore unico: la posizione di Apple

Apple da parte sua sostiene che, con più di un miliardo di dispositivi mobili distribuiti nel mondo con la porta Lightning, obbligare le aziende a passare allo standard unico avrebbe conseguenze ambientali opposte rispetto al contenimento dei rifiuti. Con il rischio di dover re-inondare il mercato di cavi e caricatori con lo standard unico. Rendendo così obsoleti prima del tempo una serie di dispositivi che non lo sarebbero. E col rischio di “fermare l’innovazione”. Apple ricorda inoltre che “A partire dal 2009, ha guidato gli sforzi del settore per lavorare insieme e promuovere una soluzione di ricarica comune. E con l’emergere dell’USB Type-C, insieme a sei altre aziende ci siamo impegnati a far sì che tutti i nuovi modelli di smartphone sfrutteranno questo standard tramite un connettore o un cavo assemblato”. Insomma, l’azienda della mela non ci sta.

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