Sharon Hutchison, classe 1980 e neanche la soddisfazione del famoso “giro di boa” dei 40 anni, quello che ti cambia la vita… Destino crudo e crudele il suo, accanitosi su questa ricercatrice che aveva dedicato tutta la sua vita a debellare i tumori della pelle, e rimasta vittima dello stesso. Il suo essere esperta pioniera della ricerca dedicata presso l’ Università delle Highlands e delle isole Inverness in Scozia, non l’ha preservata da quella forma di melanoma che ha scoperto di avere un anno prima e che nessun trattamento ha saputo fermare, fino a diagnosticare il suo decesso avvenuto la scorsa settimana.
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Il suo lavoro di ricerca dedicato, era iniziato nell’estate del 2018, quando selezionata per entrare nel team universitario che operava a livello mondiale, la ricercatrice si anticipava con un curriculum di tutto rispetto. Operativa sia all’Università delle Highlands nel dipartimento di radiofarmacia presso l ospedale di Raigmore, ed in prima linea nella produzione di trattamenti farmacologici per il Melanoma presso l’ Università di Glasgow.
Come le eroine e le pasionarie di tutto rispetto, ha portato avanti la sua missione anche una volta diagnosticata la patologia…magari nella speranza di un riscatto, ma a nulla sono valsi i cicli di terapia a cui si era sottoposta. Ha trascorso gli ultimi giorni di vita circondata dai suoi cari e dai suoi colleghi che stoicamente continueranno la ricerca a suo nome. “Forte e straordinaria fino all’ultimo, grande amica e ricercatrice attenta e meticolosa, mi mancherà immensamente” Queste le parole a lei dedicate da parte della collega Dottoressa Pritchard che con una maggiore motivazione e spinta emotiva, continuerà il lavoro iniziato dalla Hutchison e non sarà da escludere l’ipotesi che un giorno l antidoto potrebbe portare il suo nome. Chissà …