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Scoperto pianeta simile alla Terra, ma senza giorno e notte: “La vita può formarsi lo stesso”

C’è un pianeta molto simile alla Terra a 100 anni luce di distanza da noi. Un pianeta che si trova nella “zona abitabile” del suo sistema, a quella distanza dalla sua stella in cui è possibile che si formi acqua in superficie. La scoperta è stata annunciata al convegno della Società  Astronomica America e vede tra i protagonisti due italiani: Giovanni Covone, astrofisico dell’Università  Federico II di Napoli, e lo studente dello stesso ateneo Luca Cacciapuoti. I due fanno parte del team capitanato da Emily Gilbert, dell’università  di Chicago. Il gruppo si occupa del monitoraggio di Tess, l’esploratore della NASA studiato e realizzato per individuare nuovi pianeti simili al nostro.

Il pianeta in questione si chiama TOI 700 d, ed è il più esterno di tre pianeti che ruotano intorno alla stella TOI 700. La stella è una nana rossa grande circa la metà  del sole, e nonostante le caratteristiche della stella facciano presumere il contrario, lo studio ha notato che ha un’attività  più stabile della nostra stella. Il pianeta è invece grande circa il 20% in più della Terra e presenta una conformazione rocciosa, con temperature miti originate dall’energia che riceve dalla propria stella, che è circa l’86% di quella che noi riceviamo dal Sole.

L’unico “difetto” per lo sviluppo della vita, è che rivolge alla propria stella sempre la stessa faccia. In pratica non esiste l’alternanza giorno/notte, questo perché compie il giro intorno a se stesso e quello intorno alla stella nello stesso tempo, come fa la Luna con la Terra. L’anno – il tempo impiegato a girare intorno alla stella – è di 37 giorni. Queste caratteristiche non sono un limite allo sviluppo della vita, piuttosto un enigma sul tipo di vita che potrebbe svilupparcisi sopra.

Queste le dichiarazioni di Giovanni Covone proposte qui ai lettori di Foyhotech: “Questo risultato è molto importante per Tess perché è il primo pianeta simile alla Terra scoperto dal telescopio spaziale. Cercheremo soprattutto tracce di ossigeno e acqua che  sono le prime indicazioni importanti dell’eventuale presenza di forme di vita. Bisogna vedere che tipo di vita si potrebbe formare su un pianeta senza l’alternanza di giorno e notte, per questo TOI 700 d sarà  un bel laboratorio per l’astrobiologia. Questa stella gode di quella stabilità  che permetterebbe alla vita di evolvere nel tempo”.

 

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