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Salute e Benessere

Vene varicose: difficile il loro riassorbimento, ma prevenirle si può

Fonte: Pixabay - pixel

Le statistiche parlano chiaro: più di  un terzo della popolazione femminile over 50, soffre di questo disturbo, quindi facciamo chiarezza.

Il termine varici, indica lo stato di dilatazione perenne  delle vene visibili ad occhio nudo e questa rimane tale, poiché la valvola all interno delle vene che consente il passaggio del sangue ed il suo corretto flusso, terminata la sua funzione non ha più l ‘elasticità  sufficiente per richiudersi e contrastare il reflusso; in pratica è come se avessimo una sbarra per i passaggi a livello sempre alzata ed è  questo  il motivo del loro aspetto ingrossato e tortuoso.

Quali sono fattori scatenanti?

Possono essere molteplici e il primo fra tutti è l’ereditarietà , seguono poi: menopausa, gravidanza, invecchiamento, obesità  e sovrappeso, abitudini sedentarie e/o forti traumi. 

 

Sintomi visibili ed invisibili

  • Gambe pesanti
  • Crampi notturni  a danno dei polpacci
  • Sensazione di prurito e formicolio
  • Fitte e dolori brevi ma acuti per tutto il decorso venoso
  • Gonfiore a partire dalle caviglie

Nei casi in cui le condizioni peggiorino, si formeranno vere proprie macchie brune ad indicare la fuoriuscita del sangue dalla vena

  • Eczemi con indurimento  ed arrossamento della parte interessata
  • Ulcere circoscritte e localizzate
  • Sanguinamento spontaneo derivante da trauma varicoso

 

Come contrastare in tempo la loro comparsa?

Il giusto peso corporeo è fondamentale per il benessere degli arti inferiori, poiché è  nelle gambe che si concentra il mal funzionamento ed un corpo appesantito  da chili in forte eccesso,  lavorerà  il doppio e male per alleviare le fitte di dolore, tipiche delle varici

Camminare il più possibile, maggiormente se per lavoro si è costretti ad una scrivania ma, di contro, per quelle categorie che svolgono un’ attività  che le costringe in piedi più del dovuto, il consiglio  di adottare calzature “dinamiche” che sollecitino  la stasi venosa al minimo movimento, è un valido aiuto, poiché in entrambi i casi ad essere compromesso è  il regolare flusso del sangue verso il cuore.

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