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Salute e Benessere

Quando invitiamo le tossine a pranzo

Fonte: Pixabay - PublicDomainPictures

Di stampo leopardiano,  il concetto di Natura come matrigna e non Madre,  è sorprendentemente presente sulle nostre tavole ed in forma più o meno sospetta. La Madre Terra ci  fornisce di tutto per il nostro fabbisogno quotidiano, ma  alcuni cibi possono agire sul nostro organismo in forma deleteria e sopra tutto in virtù di come  vengono proposti nei nostri piatti.

 

Patate

Intossicazione da Patata…non fraintendiamo ma…ebbene si, la Solanina è il  glicoalcaloide  presente anche in melanzane e  pomodori  che  oltre ad essere utilizzato anche come difesa contro i parassiti, se assunto smodatamente in questi cibi, procura vomito, diarrea, febbre, mal di stomaco e nei casi più gravi carenza  e sofferenza a danno del sistema cardio respiratorio. La Solanina, nei tuberi si attiva grazie alla luce solare concentrando la sua  tossina nella buccia, quindi quando la patata si presenta  verde, con la pelle raggrinzita e i germogli in evidenza,evitiamo il loro acquisto e consumo.

 

 

Funghi

Il loro consumo  è consigliabile da cotti, maggiormente per i bambini, poiché minore è il peso di chi li ingerisce e maggiore sarà  il rischio di un intossicazione.  Allo stato naturale, contengono  tossine che essendo però termolabili, se portati ad una temperatura  di  80° C tendono ad evaporare , essendo però il fungo  un alcaloide (stesso principio contenuto in caffeina, atropina, cocaina, papaverina, stricnina etc…) sarebbe meglio limitare il loro uso a sporadiche degustazioni, poiché a dosi elevate e continue, quasi tutti gli alcaloidi sono fortemente tossici.

 

Noce moscata

Non a caso viene utilizzata solamente in piccole dosi all’ interno delle nostre ricette e fortunatamente aromatizza  sapientemente con pochi grammi della sua polvere finissima, poiché se utilizzata in dosi massicce,la Miristicina sostanza tossica  in essa contenuta, è in grado di procurare allucinazione e convulsioni a danno del sistema neurologico

 

 Mandorle amare

 Acido cianidrico è il nome di un cocktail micidiale presente nelle mandorle amare, poiché in abbinamento al acqua in esse contenuta, risulta essere altamente tossico, quindi se proprio non si vuole rinunciare a quel retro gusto un po’ amaro, è consigliabile la loro cottura. C’è da dire che due/  tre mandorle amare non sono preoccupanti, cinquanta, si.

 

Listeria e Wurstell

Non c’è alimento peggiore di questo, poiché già  è un assemblaggio a casaccio  degli scarti del maiale, poi se ingeriti  crudi appena aperta la confezione  e consumati in eccesso, possono risultare veramente letali. Il fatto che siano precotti non ha nessun vantaggio. La contaminazione da Listeria, c’è, poiché il batterio si distrugge solo  ad alte temperature e scaldandoli.

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