La frontiera della tecnologia del prossimo decennio sarà l’Internet dei sensi. Sulla scia dell’Internet of Things, la rete delle cose, saranno i nostri sensi ad interagire sempre di più e sempre più direttamente con i dispositivi tecnologici. È quanto è emerso dalla nona edizione di “Hot Consumer Trends”, uno studio sulle tendenze al consumo elaborato da Ericsson, la nota casa di produzione di dispositivi hi-tech svedese.
Entro il 2030 i nostri cinque sensi e, quindi, il nostro cervello, potranno dialogare e comandare direttamente i dispositivi tecnologici come vere e proprie “estensioni” del corpo grazie alla diffusione della connessione 5G e ai passi in avanti nel mondo della realtà aumentata, della realtà virtuale e dell’automazione. In parte queste novità sono già visibili: si pensi al primo intervento chirurgico “partecipato” in 5G portato avanti poche settimane fa tra l’Ospedale di Terni e Roma. Ma la tendenza è quello di uno sviluppo sempre più destinato al consumo su larga scala di queste tecnologie. Un ulteriore traino a tale sviluppo potrebbe e dovrebbe essere dato dalla maggior diffusione dell’intrattenimento in realtà virtuale (VR) e dallo shopping online, che potrebbe essere sempre più immersivo. Forse fino al punto di dare la possibilità di “toccare gli oggetti” per comprenderne forma e fattezze anche in assenza di questi ultimi.
Un’idea su quello che potrebbe aspettarci nel prossimo futuro arriva dall’acquisizione, portata a termine poche settimane fa, della startup Ctrl-Labs da parte di Facebook. L’azienda sta studiando il modo di consentire a un braccialetto indossabile di “cogliere i movimenti” del corpo umano per far compiere ai dispositivi il movimento preciso compiuto dalla persona, in modo che questo fornisca “il controllo dei loro dispositivi come una naturale estensione del movimento”. Una frontiera che qualche anno fa rientrava nella fantascienza (in foto un fermo immagine del film “The Avengers”) e che oggi è sempre più vicina.